Storia

chiesa S.Maria Montecchia di crosara

Alla fine del X sec. il paese fu feudo dei Maltraversi Signori di Padova e Vicenza, per passare poi verso il XIII sec. sotto il dominio Scaligero ,ed è a questo periodo che risale il saccheggio del borgo Medioevale  e la distruzione del castello ad opera di Vinciguerra Sambonifacio.

In seguito passò sotto il dominio degli Scaligeri di Milano e,infine,alla Serenissima Repubblica di Venezia.Nel corso delle continue dispute tra i Visconti e i Veneziani,nel 1439 sul monte Bastia ebbe luogo uno scontro tra le truppe dei due contendenti,ma ebbero la meglio le truppe guidate dal nobile Giovanni Pompei al servizio della Serenissima.

Montecchia divenne comune autonomo nel 1745. Nel corso della seconda guerra mondiale,il 3 settembre 1944, il paese fu messo a ferro e fuoco dalle truppe nazifasciste in una azione di rappresaglia.

Cenni storici di Montecchia di Crosara
chiesetta S Salvatore castello Montecchia di Crosara

Testimonianza del ricco passato storico di Montecchia di Crosara, si riscontrano soprattutto nella chiesetta di San Salvatore che è ciò che rimane dell’antico Castello feudale,situata in località piazza Castello a ricordo del luogo ove sorgeva l’antico maniero e che sovrasta l’attuale centro del paese.
E’ un edificio in stile romanico nella parte sottostante del quale,si trova la cripta che è la parte più antica della struttura.

Il campanile a pianta rettangolare,risalente al X secolo svetta maestoso ed è visibile per tutta la valle. L’interno della chiesa, è ad una sola navata e la parte posteriore dell’edificio è completato da piccole absidi,il soffitto ha le travi in legno . All’interno vi sono conservati preziosi affreschi risalenti al 1400 attribuiti a Battista da Vicenza e Martino da Verona allievi del Pisanello.

Dal 1855 ai giorni nostri, il 5 di agosto di ogni anno per ricordare la fine di una tremenda pestilenza attribuita  all’intervento  miracoloso della Madonna della Neve ( statua lignea trafugata decenni or sono),si svolge una festa paesana “ Sagra del Castello”e la chiesa è meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli.

interno della chiesa affresco madonna
Poesia "La Madona del Castelo"

Soto el caro campanile
che se leva sul Castelo
fabricà prima del mile
tanto vecio e sempre belo.

Ghè xè ancor la ciesolina
messa la da tanti ani
co la santa Madonina
che ne salva dai malani.

Sta Madona tanto cara
l’à salvà la nostra tera
quando l’ora l’era amara
par la peste e pel colera

Sin dai tempi pi remoti
la xe là sul santo altare
tra le palme in mezo ai voti
tacai su per ricordare.

Tuto el ben che la g’à fato
su sti coli benedeti
e l’amor che la g’à dato
ai so fioli predileti.

E la stende el so gran manto
su dai monti a le pianure,
sin sui morti in camposanto
per vegiar le sepolture.